Giunti nel 2014 e ricuorata dalla breve pausa di pioggia che ci sta tartassando da una settimana, mi godo la fioritura dell'Hamamelis, interessantissima pianta per i giardini invernali
che conta diverse specie originarie della Cina (Hamamelis mollis e japonica)
e del Nordamerica (Hamamelis virginiana e H. vernalis). Arbusto
di forma armoniosa e a crescita lenta e regolare, forma con il tempo cespugli
eleganti di forma globosa o ovale, i cui rami in pieno inverno si ricoprono di
fiori gialli, arancio o porpora, con singolari petali lunghi, nastriformi,
arricciati e increspati, delicatamente profumati. E’ una pianta che merita
senz’al
tro un posto importante nel giardino, dato che è bella in tutte le
stagioni: dalla primavera estate, per via della forma armoniosa e del fogliame
elegante, all’autunno, quando si colora di giallo-arancio, fino all’inverno,
nel momento della stupenda fioritura. In Nord America era nota da tempo ai
Pellerossa per via delle sue proprietà medicinali, astringenti e
vasocostrittrici. Il liquido ottenuto dalla bollitura dei rametti veniva
infatti applicato sulle ferite sanguinanti per fermare l’emorragia e aiutare la
cicatrizzazione.
Hamamelis Arnold Promise |
Hamamelis Diane |
Dato che veniva
utilizzata dagli sciamani (stregoni guaritori) l’Hamamelis veniva considerata
una pianta magica, e forse per questo i primi coloni americani la battezzarono
volgarmente Witch Hazel, nocciolo delle streghe, nome con il quale è ancora
nota.
Dall’incrocio fra
le specie nordamericane e asiatiche di Hamamelis, sono stati ottenuti numerosi
ibridi, caratterizzati da colori diversi dei fiori, quali ad esempio Hamamelis
Arnold Promise, a fiore giallo e portamento compatto, Hamamelis
Diane, a fiore arancio, e il Ruby Glow, a fiore rosso
porpora.
Gli Hamamelis sono
molto resistenti al freddo, fino a oltre –10°C e vivono bene in
posizione luminosa, in pieno sole o mezzombra.
Vegetano bene in terreno profondo, fertile e a pH neutro o debolmente acido. Necessitano
di un minimo di cure colturali, una volta a dimora; è sufficiente una
concimazione autunnale con concime organico, irrigazioni volte a mantenere
fresco il terreno, e che per piante adulte si limitano a interventi di soccorso
in caso di forte siccità. La potatura è ridotta al minimo e serve
soprattutto a eliminare il secco o gli eventuali rami fuori sagoma, oppure
tralci vecchi e deboli. Deve essere fatta rigorosamente a fine inverno, al
termine della fioritura e prima dell’emissione delle foglie.