Qualche settimana fa ad una fiera a Forte dei Marmi, una signora simpaticissima si è avvicinata ad un gruppo di Hydrangea arborescens Hill of Snow e osservandole un po' sorpresa ci ha chiesto: "Che belle.. e' un'Hydrangea selvaggia?" L'aggettivo, che mi ha fatto sorridere e pensare ad Orchidea selvaggia, tremendo film prodotto negli Anni ' 80 (chi come me ha passato gli "anta " se lo ricorderà senz'altro).. ben descrive quelta particolare cultivar di Hydrangea, appartenente al gruppo delle americane arborescens ma di origine sconosciuta. In effetti l'aspetto, così come i fiori, ricordano molto quello delle erbe che crescono lungo i bordi dei fossi. Sono piante pollonifere, che vegetano bene in terreni freschi, in mezzombra ma anche al sole e che di anno in anno si allargano progressivamente. Le foglie sono larghe, verde medio, un po' tomentose, seghettate ai margini. Le infiorescenze, non molto numerose, sono di tipo lacecap, costituite prevalentemente da fiori fertili bianco crema, delicatamente profumati, specie in presenza di umidità e con l'aspetto che ricorda vagamente i fiori della carota selvatica.
Come tutte le arborescens, fiorisce sul getto emesso nel corso della stagione e ha una forte capacità pollonifera. Nelle zone di origine sono davvero considerate infestanti e crescono spontaneamente lungo le strade o nelle aree umide e vengono sovente tagliate con i decespugliatori, per riscoppiare dopo qualche tempo dalle ceppaie.
Dovendole collocare in un giardino, le vedrei bene a gruppi, lungo i bordi di un laghetto, al limitare di una radura o per fiancheggiare e rischiarare un vialetto un po' ombroso, per ricreare un'atmosfera che sia una via di mezzo fra il naturale e il voluto, un po' come accade nei giardini inglesi. Solo così esprimono al meglio il loro fascino... di Hydrangee selvagge.