Quest'anno non sembra neppure che manchino pochi giorni al Natale. Poche decorazioni, poche luminarie, persone poco propense allo shopping frenetico del regalo.. persino pochi panettoni e affini nei supermercati. Beh, non si può certo dire che sia stato un anno da ricordare, fra la crisi imperante, governi che si avvicendano senza risolvere granché, disoccupazione crescente e via dicendo. Non stupisce certo che alle persone manchi lo spirito per festeggiare Natale.
Cotoneaster lactea |
Nonostante tutto il Natale per me rappresenta un punto di svolta. Non per il significato religioso, quanto per quello legato alle stagioni. Siamo arrivati al Solstizio d'Inverno, che cade esattamente in questa settimana e segna il giorno più corto dell'anno. Questo significa che d'ora in poi i giorni cominceranno a farsi più lunghi; essendo una persona fortemente influenzata dalla durata giorno-notte e poco amante delle lunghe sere d'inverno, va da sè che d'ora in avanti mi sembrerà di andare in discesa. E poi da gennaio comincio a pensare alla primavera, a dispetto delle gelate mattutine e magari anche della neve, ormai più frequente a febbraio-marzo che a dicembre. Nel frattempo, dato che freddo o no sono sempre all'aperto, mi godo qualche sorpresa del momento.. dalle bacche rosse dei Cotoneaster lactea a quelle degli agrifogli, dalle fioriture profumate di calicanti e hamamelis a quello della Camellia Yuletide, che sboccia proprio in fondo all'anno. Che tutti gli anni, crisi o non crisi, si rivestono di colore e mi sembrano i migliori addobbi natalizi che si possano avere. In attesa delle primavera prossima allora e dell'aumento delle ore di luce non mi resta che augurare a tutti un buon Natale (o Solstizio?) e soprattutto una bellissima, prossima primavera.
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