Quattro giorni fra Gennargentu e Sovramonte e non solo, immerse in un antico paesaggio fatto di rocce, piante e animali. Un paesaggio forte, capace di emozionare, dove il senso di solitudine può essere profondo, tanto da far percepire interiormente la grandezza dell'universo. La flora della Sardegna conta circa 340 endemismi (e non poteva essere altrimenti dato il suo geologico isolamento!!) fra cui
Ribes sandalioticum, Ophrys apifera (in sardo orchidea apiscedda), Cerastium supramontanum, Scrophularia trifoliata (Scrophularia di Sardegna, in sardo Urtiga maseda), Centaurea orrida, Arum pictum, Aquilegia nugorensis (Aquilegia del nuorese), tutte rigorosamente protette.
Ciò che ci ha colpito profondamente è la cura del territorio da parte dei suoi abitanti, il profondo senso di identità e appartenenza, che trascende dall'essere nati in un determinato territorio. Antiche tradizioni mantenute nel tempo, ripetute ogni anno da sempre e non solo per la gioia dei turisti.
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Cerastium supramontanum |
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Rita seduta sulla foresta pietrificata di Martis |
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Ophrys apifera |
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Paeonia sarda |
Qualunque fiore tu sia, quando verrà il tuo tempo, sboccerai.
RispondiEliminaPrima di allora, una lunga e fredda notte potrà passare.
Anche dai sogni della notte trarrai forza e nutrimento.
Perciò, sii paziente verso quanto ti accade e curati e amati, senza paragonarti o voler essere un altro fiore.
Poiché non esiste fiore migliore di quello che s' apre alla pienezza di ciò che è.
E quando ti avverrà, potrai scoprire che andavi sognando di essere un fiore che aveva da fiorire