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Alberta, Kety e Rita

martedì 18 giugno 2013

..una pianta Diabolica...

Confesso che la prima volta che l'ho vista è stata in una foto inviata da un cliente svizzero. Con quelle foglie verdi così uguali a quelle del Viburnum opulus, ho tranquillamente detto al simpatico signore che la pianta in questione, di cui aveva fotografato una bellissima siepe, era un Viburnum opulus.. Solo qualche anno dopo ho scoperto di avergli detto un'enorme castroneria. Mi avrà perdonato, spero.. Il Physocarpus, perchè di questo in realtà si trattava, non era ancora granchè diffusa in Italia, mentre i baldi vivaisti d'Oltralpe, sempre a caccia di qualcosa di diverso in giro per il mondo, l'avevano già importato dal Nordamerica e cominciato a sperimentare. E a ragione, dato che, come rappresentante della famiglia delle Rosacee, è una "piantaccia" rustica e frugale, che cresce bene ovunque e adattissima, ad esempio, contro l'erosione. Non paghi del risultato, troppo simile al già comunissimo Pallon di Maggio (il Viburnum opulus Sterile, appunto) hanno pensato di indagare a fondo e proporre una bellissima mutazione di Physocarpus opulifolius a foglia rossa, che, per chissà quale ragione hanno ribattezzato Diabolo®. Nato per caso da una mutazione, è caratterizzao da un colore rosso porpora del fogliame, che rimane tale per tutta la stagione vegetativa, specie se la pianta viene esposta in pieno sole. I fiori, che compaiono a maggio, sono riuniti in corimbi sferici di color bianco-rosato in boccio, e bianco-crema una volta aperti, che contrastano piacevolmente con la vegetazione. Ad essi fanno seguito mazzetti di bacche rosso-vivo, per nulla nascosti dal colore delle foglie. 
Physocarpus opulifolius Diabolo®
A parte il nome, davvero poco rassicurante, è una pianta di grande presenza in giardino, che crea bellissime macchie di colore, specie se si ha l'accortezza di accostarla a tonalità di fogliame verde-chiaro, come il corbezzolo, il Cotinus, lo stesso Pallon di Maggio, i Philadelphus. Oppure con arbusti a foglia grigia, come il Teucrium, la Lavanda, o, per chi ama le sperimentazioni, con cespuglioni di Cortaderia sellowiana  (erba della Pampa).
Dettaglio dei fiori
Rustico e frugale come il suo progenitore, deve essere coltivato in pieno sole per fiorire, mantenere il colore del fogliame e fruttificare; se non bastasse, l'ottimo apparato radicale e la sua tendenza a emettere getti basali, ne fanno un'ottima alleata contro le erosioni di scarpata.
Necessita., ogni 3-4 anni, di una energica potatura di ritorno sui rami più vecchi, anche se un altro elemento decorativo della pianta è la corteccia, che nella stagione invernale si fessura longitudinalmente e si stacca, mostrando gli strati sottostanti di color rosso cupo. Dato che il lavoro degli ibridatori è instancabile, sono stati selezionate altre varietà dello stesso gruppo, tutti con il comune denominatore della foglia purpurea. Tanto per citarne qualcuno, abbiamo il Physocarpus Summer Wine®, dalla foglia più laciniata, sempre di color vino; o il Diable d'Or®, con la variante dei riflessi arancio-fiamma sulla vegetazione giovane.
Physocarpus Summer Wine®
Physocarpus opulifolius Diable d' Or®
Entrambi hanno le stesse caratteristiche ed esigenze di coltivazione. Non so spiegarmi perchè, nonostante la già datata introduzione sul mercato, ancora non abbia avuto fortuna. Sarà forse per il nome, così infernale..o perchè è troppo facile da coltivare, quindi non incontra il favore dei giardinieri più esigenti che devono dire "a me riesce di coltivare ciò che è impossibile ai più..". Perchè davvero non le manca nulla.. fascino, adattabilità, colore, resistenza alle malattie. Personalmente, se avessi un giardino, la userei a profusione.. ma ahimè, sono dotata solo di 10 mq di terrazzo, e una pianta del genere, per quanto ne sia stata molto tentata, sarebbe davvero sprecata. Mi rassegnerò a coltivarla in vivaio, sperando che prima o poi le venga riconosciuto il ruolo che merita...

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